Il Duomo di Amalfi: storia della meravigliosa cattedrale di Sant’Andrea - Alicost Spa

Il Duomo di Amalfi: storia della meravigliosa cattedrale di Sant’Andrea

Il Duomo di Amalfi o Cattedrale di Sant’Andrea, dal nome del Santo patrono della città a cui è dedicata e di cui si conservano le reliquie, è una delle chiese più caratteristiche del nostro Paese, tappa obbligata per i turisti che ogni anno scelgono la Costiera Amalfitana come meta delle loro vacanze.

Duomo di Amalfi: dove si trova e come si arriva

Il Duomo si trova nella piazza principale, Piazza Duomo, in pieno centro di Amalfi, facilmente raggiungibile a piedi con una camminata una volta giunti in città. Amalfi non è coperta dal servizio ferroviario, ciononostante i modi per raggiungerla sono diversi: utilizzando il trasporto pubblico su gomma o via mare, tramite il servizio di traghetti e aliscafi con partenza da Salerno, Napoli a anche Sorrento.

Orari di apertura del Duomo di Amalfi

Gli orari di apertura del Duomo variano a seconda del periodo dell’anno: da marzo a giugno la Cattedrale è aperta con orario continuato dalle ore 9:00 fino alle ore 18:45; l’orario di chiusura si prolunga fino alle 19:45 nei mesi estivi da luglio a settembre. Nel periodo da novembre a febbraio, invece, l’apertura è dalle ore 10:00 fino alle 13:00 e nel pomeriggio dalle ore 14:30 alle 16:30. Il prezzo del biglietto d’ingresso è fisso tutto l’anno ed ammonta a 3 euro, eccetto per minorenni e over 65 che pagano un biglietto ridotto a 1 euro.

La storia del Duomo di Amalfi

La storia della cattedrale ebbe inizio nel IX secolo per volontà del Duca Mansone I. Il Duomo andò ad affiancare una Basilica preesistente, la Basilica del Crocifisso, che a sua volta era stata costruita su un tempio paleocristiano. Inizialmente i due luoghi di culto rimasero separati, furono unificati in un’unica Chiesa romanica subito dopo l’Anno Mille. La Chiesa risultante da questa unione era a sei navate, ma a partire dal 1266 la navata sinistra della Chiesa del Crocifisso venne abbattuta per consentire la costruzione del Chiostro del Paradiso, un cimitero ospitante le cappelle destinate alle illustri famiglie amalfitane.

La Cattedrale rispecchia da vicino la storia stessa di Amalfi; essa è infatti intrisa di stili architettonici che vanno dal Romanico del Campanile, al Barocco e al Rococò, con decise impronte di marca arabo-bizantina, che non sono altro se non il segno dell’autonomia commerciale e politica raggiunta da Amalfi al tempo in cui fu una delle Repubbliche Marinare e il segno delle dominazioni che subì in seguito.

Il Duomo fu sottoposto a diverse trasformazioni, le due Chiese furono nuovamente separate e la Basilica del Crocifisso è visitabile tutt’oggi come il nucleo più antico del Duomo. Dopo diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli XVI e XVII, una vera e propria ristrutturazione si rivelò necessario, dopo che nel 1861 un vento molto forte distrusse parte della facciata già in cattivo stato di conservazione.

La ristrutturazione della facciata come la vediamo oggi è stata realizzata da Errico Alvino nel XIX secolo. L’intento dichiarato dell’architetto era quello di essere quanto più possibile fedele a come la facciata si presentava prima del crollo, servendosi a questo scopo delle vedute che si potevano consultare all’epoca e dei pareri di uno storico amafiltano, Matteo Camera. Ciononostante, il progetto dell’Alvino fu bollato da molti critici del tempo come restauro estremamente libero che poco aveva a che fare con l’antica facciata.

Le decorazioni attuali della facciata, anch’esse ricostruite dopo il crollo, sono mosaici raffiguranti Cristo in trono tra gli Evangelisti, opera di Domenico Morelli. L’atrio prima dell’ingresso funge da collegamento con il Chiostro del Paradiso, con la più antica Basilica del Crocifisso e con il Campanile di stile romanico. Vista da Piazza Duomo, dal basso, all’inizio della scalinata che conduce alla porta bronzea di ingresso, la facciata e l’intera Cattedrale continuano a stupire come uno degli spettacoli architettonici più affascinanti d’Italia.